Mare, dieta … La provola in costume

La provola in costume

Quando ero adolescente e pensavo all’anno 2000 mi vedevo non proprio vecchiarella, ma insomma donna matura in un ‘epoca sicuramente fantastica.

Chissà a che livello di tecnologia, civiltà, emancipazione saremo arrivati nel 2000, pensavo

Poi ho superato i 30 e ho cominciato a fare tutto in ritardo… in ritardo rispetto ai miei coetanei.

Alla soglia dei 40 ormai l’età aveva poca importanza, sono andata in campeggio (in tenda sì!) con un’amica nel Cilento, qualche anno dopo la mia vita ha avuto il suo primo vero cambiamento.

Altro che vecchiarella!

Ho lasciato il mio paese e ho seguito l’Amore.

Poco dopo, il figlio.

È passato un bel po’ di tempo. Non ho mai avuto problemi con il mio corpo. Da secca sono passata a magra, poi slanciata. E i chili presi in gravidanza sono riuscita a perderli in 2-3 anni. Ma altre cose sono accadute ne frattempo, altre prove , difficili, dolorose ma che non mi hanno piegata.

Ora la “prova costume” sta per arrivare , che poi prova non è perché i costumi acquistati l’anno scorso spero mi vadano ancora. Non è il costume il problema.

Il problema sono io e lo specchio, io e io, e io e la gente.

Una mia cara amica mi ha proposto una dieta che le ha dato il nutrizionista, dice dai facciamola insieme io ti dico cosa mangiare (anzi NON). Non ce la faccio in questo momento a mortificare il mio spirito e il mio corpo con sacrifici immani, con rinunce no, ora no.

In televisione ho sentito una donna rispondere alla domanda “ma tu ti metti ancora il bikini” , sì finché posso , poi quando sarò inguardabile non andrò più al mare.

E quindi c’è un limite al piacere di prendere il sole, di godere dei vantaggi del corpo liberato dai pesi invernali.

Se siamo belli, giovani e sodi ok. Altrimenti tutte nascoste.

Non credo che seguirò questa pratica e spero non lo faccia nessuno. Se sono o diventerò inguardabile (ma per chi, per quali canoni, ma perché devono guardare me?) , questi ipotetici censori dell’estetica allargheranno l’orizzonte dove troveranno centinaia di donne con il peso e i numeri giusti. Voglio avere il diritto di andare al mare (senza palandrana) finché campo, voglio avere il diritto di esporre il mio corpo sacrificato dopo mesi di freddi nordici , al calore e ai benefici del sole. Devo fare già i conti con me stessa e con lo specchio, devo già accettare questo corpo nuovo e amarlo e ringraziarlo per quello che mi ha dato, per la capacità di ripresa anche dopo terapie pesanti. Mi piacerebbe tanto perdere un bel po’ di chili ma se in questo momento non è possibile, che vada a quel paese la prova costume.

O come ha detto ieri mio figlio la “provola in costume”, affumicata magari.

 

Adriana Cigni