Il senso di colpa

imagesImmagine presa dal web, grazie Cavez©
È da tempo che ci penso, un bel po’ di tempo.
Affrontare il tema del “SENSO DI COLPA” non è facilissimo.
Però questo è un luogo dove ho deciso di dar libero sfogo ai miei pensieri, e allora perché lasciare frullare le idee senza sosta?
E quindi eccomi, lancio l’argomento e attendo il vostro parere.
Il senso di colpa di cui vorrei parlare non è quello grave, dovuto a rimorsi per aver compiuto atti gravi e irreversibili. Quello lascio che siano gli specialisti a trattarlo, io mi riferisco a quello più” leggero”, quello che ci portiamo dietro come una specie di novelli Atlante, noi genitori dubbiosi.

 

Atlante_part__foto_di_Luigi_Spina
Che poi a ben pensarci esistono genitori non dubbiosi?
Non ho mai amato le caratterizzazioni di genere tipo “gli uomini sono così, le donne invece…”ma in questo caso ho la vaga sensazione che il senso-di-colpa sia un sentimento che riguardi molto di più noi donne. Ho la possibilità, grazie al mio lavoro, di entrare in contatto con molti genitori, con molte donne, di parlare, scambiare opinioni e consigli e proprio da queste conversazioni e dalla mia personale esperienza che è nata l’esigenza di parlare del senso-di-colpa .
E’ difficile scrollarsi di dosso la perenne sensazione di essere la causa di tutto ciò che capita ai nostri figli, nel bene e nel male. Alcune teorie, che forse oggi non sono più teorie ma vere e proprie scuole di pensiero, sostengono che alcuni disturbi o traumi, grandi o piccoli che siano, abbiano un’origine prenatale. E qui entriamo in un terreno minato amici miei, perché siamo noi “ragazze” che scarrozziamo i bambini nel nostro pancione, e pensare che già prima che nascano, i nostri comportamenti, le nostre azioni influiscano sull’esserino è leggermente inquietante. So perfettamente che è vero.
E poi quando crescono, non solo assorbiamo le loro difficoltà e le loro vittorie (ma piuttosto le difficoltà!!) ma ce le mettiamo sulle spalle proprio come Atlante. Tutte, da quelle più importanti, a quelle più leggere. Come fare allora?
Se hanno problemi a scuola ci sentiamo responsabili delle loro carenze.
Se soffrono di qualche disturbo o disagio psicologico, entriamo immediatamente nel tunnel del “senso di colpa” , rivoltiamo come un calzino la nostra vita , cercando di capire dove, come e quando abbiamo sbagliato. Quale azione ha scatenato quella determinata problematica? Quando è successo? Quando lo abbiamo sgridato perché eravamo esauste?
Non tralasciamo nulla, perfino la scarsa propensione del figlio per la matematica viene vista (succede a me!) come una mancanza!

Partendo dal presupposto che i figli so piezz ‘e core e che sarebbe impossibile provare un totale sentimento di distacco come affrontare ed evitare il senso di colpa?
Cercasi leggerezza!

urlsempre lo stupendo Cavez©

1 commento su “Il senso di colpa

  1. Senso di colpa già, ma qual è la colpa? Fatto troppo, troppo poco, fatta la cosa sbagliata?
    La domanda fondamentale è un’altra il senso di colpa serve?
    A cosa serve? Ripara la colpa? Migliora le cose o le complica?
    Le complica. Niente a che fare con il riparare, l’ammettere, il fare. Il senso di colpa è un inutile fardello: sassolino o macigno è comunque un peso, un di più di cui fare a meno.
    E ci voleva la psicologa per dirlo! Credo che la constatazione della inutilità sia un primo passo, un altro è perdonarsi, che non è un atto semplice, ma è necessario. Perdonarsi non è assolversi, né ha a che fare con l’indulgenza: perdonarsi è frutto del volersi bene e del piacersi. Niente di facile, lo so.
    Inoltre propongo in ulteriore riflessione: tutti, prima o poi siamo stati oggetto dei sensi di cola di qualcuno e… non è bello affatto, non fa stare meglio, non cancella e non cambia nulla, anzi! Tu che ne pensi Adri!?

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