Ladri di parole

Qualche giorno fa mio figlio, il francese, mi ha chiesto:

cosa vuol dire “le plagiat”?
Il plagio. Anche se è grandicello in effetti, plagio, non è una parola diffusa nel linguaggio dei ragazzini, sono andata quindi subito sul Larousse francese e gli ho sfornato la definizione: si tratta di plagio quando qualcuno, nell’ambito artistico e letterario, attribuisce a sé stesso quello che ha preso dall’opera di qualcun altro.

Sempre da Larousse, “plagier”, plagiare. Qui Larousse va al sodo del significato indica come “piller”, rubare le opere altrui.

Ho spiegato a mio figlio che non è cosa rara il plagio, soprattutto in letteratura.

Spesso si dice che sono i grandi ad essere plagiati e credo che sia vero. Chi copia=ruba è qualcuno che non ha fantasia, non ha idee, creativamente e mentalmente arido al punto da dover andare a rosicchiare le idee altrui.

Insomma mamma, mi ha detto mio figlio, sono ladri?

In un certo senso sì, rubano parole per rivenderle, quindi danneggiano gli autori originali, e gli editori ma soprattutto prendono in giro lettori che sono l’anello più importante sia questa catena. Il lettore può essere l’artefice del trionfo e del tonfo di un autore.

Che sia una pagina, un’idea o un libro intero non importa: sempre di plagio si tratta.

Caro il mio figliolo, e anche cari i miei giovani scrittori, non copiate, prima di scrivere fate un viaggio dentro il vostro cuore, la vostra anima e la vostra coscienza, non c’è nulla di più esaltante di dare consistenza ai vostri pensieri, alla vostra immaginazione.

E poi oggi con la velocità di diffusione del web essere scoperti è molto più facile e in tempi brevissimi.

Ma come punire i ladri mamma?

Se si tratta di frasi, di idee, neanche le case editrici più famose si addentrano in processo costosi che rovinerebbero anche l’immagine, invece si conta molto sull’intelligenza del lettore.

Il lettore attento se ne accorge e segnala e oggi lo fa senza problemi pubblicamente. Da lì poi il danno è tutto di colui che copia, danno di immagine, di sfiducia nelle prossime opere, di reputazione. Per  plagi più evidenti scatta ovviamente la denuncia, i più severi sono gli americani.

Il lettore sa distinguere, il lettore a volte è più scaltro dell’editore.

immagine presa dal web

 

A lui va il compito di scoprire l’inganno, è lui l’esperto.

Noi possiamo solo aiutarlo a comprendere le differenze…anzi le uguaglianze! E soprattutto tenere gli occhi bene aperti.

 

 

Tutte le immagini sono state prese dal Web

 

Adriana Cigni