Il vuoto

È successo credo almeno una volta a tutti i genitori.

Per quanto attenti , per quanto pensiamo di avere 4 -8 – 10 occhi, per quanto diciamo “ah no a me non può succedere”, invece avviene magari una volta sola, ma succede che li perdiamo di vista un nanosecondo, quel tempo brevissimo di non vita, perché tutto in noi si blocca, il respiro, la vista…la vita.

Come immagine ho scelto questa specie di nulla, di vuoto per rappresentare quello che si prova, dentro.
Preso dalla Dottoressa Paola Cipriano.

“Non mi era mai successo in 6 anni e mezzo ma oggi, per dieci minuti, ti ho persa.
Tra tante persone, in quella che era una bella giornata di festa di primavera, ti ho persa.
All’improvviso i colori intorno mi davano la nausea, i volti mi parevano fantocci o potenziali nemici.
Il mondo si è fermato, tutto all’improvviso ha smesso di esistere. Come quando schiacci pausa sul telecomando. Come quando immergi la testa sott’acqua e i rumori esterni diventano lontani, ovattati.
All’improvviso percepivo solo me stessa che ero diventata terrore. Il cuore, il respiro. Apnea.
Forse sono stati meno di dieci minuti ma son sembrati eterni.
Alla fine niente di grave, tu dietro a dei giochi, tranquilla.
Ho dovuto prendermi del tempo. Mi sono allontanata. E poi ho pianto.
Ho pensato alla mente di una madre, come reagisce a fronte della paura ancestrale. Quella che non ci diciamo mai.
La paura che questo amore, così profondo, possano rubartelo.
E per una frazione di secondo, mentre respiravo e ti baciavo la guancia perché avevo bisogno di sentire che eri davvero tu, ho pensato che non sarei sopravvissuta.”

Paola Cipriano