Come aiutare una persona che sta avendo un attacco di panico. Dottoressa Alessandra Marelli

Come aiutare una persona che sta avendo un attacco di panico

Molti di noi ne soffrono di frequente, ad altri l’attacco arriva così improvvisamente e spaventa ancora di più. Cosa sono, come si manifestano? Quali sono i sintomi?

La Dottoressa Alessandra Marelli  ne parla in questo suo articolo.

“Innanzitutto occorre chiarirsi su cosa sia un attacco di panico. Credo sia importante farlo per distinguerlo da altre manifestazione ansiose che, sebbene perturbanti, non hanno lo stesso impatto di un vero e proprio attacco di panico.

Il termine “panico” deriva dal nome del dio greco Pan, per metà uomo e per metà caprone, capace di suscitare repentino e inspiegabile terrore nell’animo umano (Francesetti, “Attacchi di panico e postmodernità”).

Già dalle origini del nome possiamo cogliere una caratteristica imprescindibile dell’attacco (per essere definito di panico) ovvero la sua imprevedibilità.

Un attacco di panico è un’improvvisa paura molto intensa e totalizzante che raggiunge un picco in pochi minuti, durante i quali si verificano quattro (o più) dei seguenti sintomi (DSM V):

  1. Palpitazioni;
  2. sensazione di cuore in gola o tachicardia;
  3. sudorazione;
  4. tremori o agitazione;
  5. sensazioni di mancanza di respiro o di soffocamento;
  6. dolore o fastidio al petto;
  7. nausea o disturbi addominali;
  8. sensazione di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento;
  9. brividi o sensazioni di calore;
  10. parestesia (intorpidimento o formicolio);
  11. derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi);
  12. paura di perdere il controllo, impazzire, morire.

Le caratteristiche sopra elencate possono portare quindi il soggetto, ma soprattutto i soggetti che assistono all’attacco, a confonderlo con un infarto o con una condizione medica differente.

Se si è a conoscenza del fatto che il soggetto soffre di attacchi di panico oppure di disturbi d’ansia si può intervenire efficacemente per aiutare la persona ad uscire dall’attacco di panico. Scriverò di questo in seguito.

Gli attacchi di panico possono manifestarsi in vari disturbi d’ansia. In relazione alle modalità ed alle cause si possono distinguere 3 tipi di attacchi di panico:

  1. Attacco di panico inaspettato, quindi improvviso, senza nessuna causa apparente. Il soggetto, in questo caso, non è in grado di prevederne l‘insorgenza.
  2. Attacchi di panico conseguenti ad una data situazione. La sintomatologia si presenta in seguito all’esposizione. Ad esempio assisto ad una scena violenta (rapina, incidente, crollo, sparatoria, ecc.) e manifesto la sintomatologia sopra descritta.
  3. Attacchi di panico sensibili alla situazione, ovvero l’attacco di panico può manifestarsi o meno in seguito alla situazione temuta.

Una volta che il soggetto ha sperimentato un attacco di panico è facile che si sviluppi poi una paura molto forte legata al fatto che possa accadere nuovamente. Questo forte terrore, a volte, porta la persona ad avere condotte evitanti e ad avere pensieri intrusivi di scenari catastrofici di morte.

I soggetti che hanno avuto attacchi di panico riferiscono molto spesso di avere avuto la sensazione di “stare per morire” oppure di “stare per impazzire”. Questa sensazione acutizza la sintomatologia in una spirale crescente di terrore.

La notizia che può tranquillizzare i soggetti che ne soffrono è che l’attacco di panico è una condizione clinica che si può affrontare con successo con una buona psicoterapia (a volte anche senza il supporto farmacologico. Questo aspetto tuttavia verrà valuto dal professionista della salute mentale).

Ma ciò che spesso mi viene chiesto dai familiari, siano essi, genitori, figli, compagne/i, amici/che è : “cosa posso fare io quando XXX ha un attacco di panico in corso? Come posso aiutarla/o? Devo fare (o non fare) qualcosa?”

Proverò a rispondere a questa domanda, ricordando che, quanto dirò, non serve a curare gli attacchi di panico (per questo occorre necessariamente rivolgersi ad uno psicoterapeuta), ma è utile agli astanti per gestire al meglio l’attacco.

CONSIGLI UTILI

segue http://www.psicologomilanonord.it/attacchi-di-panico-milano.html

 

 

Dottoressa Alessandra Marelli

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