Compiti o non compiti NON è questo il problema. Ne parliamo con la Dottoressa Marelli

 

Dottoressa Marelli pongo anche a lei la domanda di rito del momento : compiti sì  o compiti no?

Compiti sì, compiti no … credo non sia questo il punto.

La domanda che farei è invece “che tipo di compiti?”, questa è la questione sulla quale ragionare.

L’ideale sarebbe assegnare dei compiti che agevolino il rientro a settembre, e penso sia ai bambini che ai ragazzi più grandi, una sorta di attività cognitiva che serva a non perdere il filo del lavoro fatto durante l’anno e che ponga le basi per quello che verrà.

Occorre però   fare delle distinzioni tra i bambini della scuola primaria e i ragazzini e ei ragazzi della scuola media e superiore. I compiti dei bambini dovrebbero tener conto di due fattori: del fatto che si è comunque in estate, che si parta o meno, prendere in considerazione anche i loro interessi. Quindi per stimolare la curiosità, l’osservazione, la manualità perché non assegnare un esperimento, che riguardi la fisica, la biologia o la zoologia?

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Per esempio, catalogare le foglie degli alberi, o gli animali che incontrano al mare, in montagna o nei parchi in città, o ancora la frutta e gli ortaggi di stagione, ormai ci sono anche gli orti cittadini in molte località.

Insomma, imparare divertendosi! Forse è questo il metodo più semplice, le conchiglie si possono classificare (per i più grandi) ma con le stesse conchiglie si possono usare per ripassare le 4 operazioni. Si può insegnare a rispettare il mare, si può parlare dell’inquinamento, della plastica, e se si è in montagna si avrà a disposizione forse ancora più materiale che la natura ci offre.

Ai bambini piace raccogliere, conservare, conoscere i nomi delle cose.

Sì, fare tutto con leggerezza e con il giusto dosaggio ma soprattutto nel momento giusto, perché i bambini hanno bisogno anche di riposare, di NON FAR NIENTE, di non pensare a nulla, di rilassarsi.

E cosa possiamo dire ai ragazzi più grandi?

Anche loro hanno bisogno di riposo ovviamente! Gli auguro di viaggiare, di aprire la mente a nuove esperienze

Ai ragazzi delle medie e delle superiori io dico che un ripasso ci vuole, su questo francamente non ho alcun dubbio, magari concentrandosi sulle materie nelle quali si hanno più lacune. Il concetto che vorrei fortemente trasmettere è che risulta assolutamente inutile copiare i compiti delle vacanze da un amico o trovarli magari su internet, è un discorso di responsabilità personale.  Rivedere alcune lezioni, svolgere qualche esercizio non è un favore che si fa a terze persone come genitori e insegnanti, lo fate per voi stessi, per cominciare l’anno con un po’ più di sicurezza e fiducia nelle vostre capacità, e non con lo stesso senso di panico del “non mi ricordo più niente”. Avere qualche strumento in più per approcciare nuove conoscenze fa bene all’autostima e vi fa sentire più sereni, e vi farà sentire meno la fatica del rientro.

E poi leggete, leggete tutti a qualsiasi età, gli ultimi dati ISTAT sono inquietanti, l’analfabetismo non è stato estirpato, anche a causa dei tablet e degli smartphone, ci sono tantissime persone che non sanno né leggere e né scrivere.

Leggete anche quello che vi viene assegnato o quello che  preferite, ma leggete.

 Dottoressa Alessandra Marelli

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