Piccoli esploratori crescono. I bisogni emotivi fondamentali dei bambini. Ne parliamo con la Dottoressa Trivelli

Piccoli esploratori crescono

 Uno dei bisogni emotivi fondamentali dei bambini è la sicurezza, Dottoressa Trivelli cosa fa sentire sicuro “un bambino”?

Per sicurezza il bambino intende la presenza costante di un genitore o comunque di un adulto che funga da base sicura dal quale partire per andare nel mondo ed esplorarlo. Una base calda e accogliente nella quale poter tornare e fare il pieno d’amore e di sicurezza, il “carburante” per poter partire per nuove esplorazioni.

L’esigenza di questa presenza è evidente già nei primi 12/ 24 mesi dopo la nascita, un momento delicatissimo in cui il bambino costruisce dei veri e propri modelli su di sé, sul mondo e sugli altri, in questo periodo mette le basi delle relazioni e della percezione di sé stesso attuale e futura, e perdura poi per tutta la vita.

I bambini sono naturalmente curiosi e inclini a scoprire il mondo e sé stessi e imparano a mettersi in relazione col mondo che li circonda. Basti pensare ad un bambino che impara a gattonare, a camminare, a mangiare da solo, che esplora una stanza o un parco per vedere che giochi scegliere o che, con un adulto, si diverte con il gioco del cucù.

 

Consiglio ai genitori di sostenere e incoraggiare la naturale inclinazione all’esplorazione, fungendo da base sicura e veicolando un senso di presenza e disponibilità, di condivisione dell’esperienza, di curiosità e di fiducia nelle possibilità e nelle risorse del bambino.

I vantaggi? Aumento dell’autostima e del senso di autoefficacia, maggiore autonomia.

Dottoressa quello che sostiene è profondamente vero solo se il bambino ha fiducia in sé stesso può affrontare il mondo, il suo mondo e i suoi pari facendo ricorso alle sue risorse. Però non tutti i genitori sono uguali, alcuni per diversi motivi, per storie personali non riescono a reprimere la loro ansia, il senso di preoccupazione, la tendenza ad “evitare” al proprio figlio ogni possibilità di rischio. Molti vorrebbero fortemente essere più “leggeri” ma non ci riescono. Credo che ci rivolgiamo anche a loro.

In effetti se si impedisce al bambino di esplorare, se ci si sostituisce continuamente nelle azioni apparentemente difficili, si dà al bambino il messaggio “tu non sei capace”, oppure “questo è troppo pericoloso per te, tu non hai la forza, il coraggio, di farlo”, minando così l’autostima, la fiducia in sé stesso e nel mondo circostante.

Oggi sappiamo che percepire una situazione come altamente pericolosa e sentire di non avere le risorse interne ed esterne sufficienti per poterla affrontare, è un meccanismo che aumenta notevolmente il senso di insicurezza e i livelli d’ansia nel bambino.

Tutto questo riguarda quindi ciò che prova il bambino quando si trova ad affrontare una situazione, quindi parliamo di emozioni?

Esatto! Parliamo anche di emozioni, come veicoli di informazioni sul mondo e su di sé in relazione al mondo. I bambini hanno bisogno di poter comprendere e dare un senso alle loro emozioni che costituiscono un elemento fondamentale per il loro sviluppo.

L’esperienza emotiva accompagna l’individuo in tutto il ciclo di vita, alcune emozioni possono essere talmente intense da spaventare anche un adulto, per la veemenza con la quale emergono, possiamo immaginare l’impatto che hanno sui bambini.

Le emozioni possono essere destabilizzanti, per questo è necessario che il bambino senta e abbia la possibilità di poterle esprimere tutte ai genitori e agli adulti che si prendono cura di loro. Ma non basta. Le emozioni e le loro manifestazioni devono essere ascoltate, accolte, nominate per nome e regolate dagli adulti. Ci possono essere vari modi per farlo anche giocando, ma bisogna insegnare ai bambini ad esprimere, riconoscere, nominare le emozioni, in tal modo si evita che ne siano sopraffatti.

Imparando a comprendere che quello che sentono si chiama:

paura, felicità, tristezza, noia, rabbia renderà meno pesante quell’emozione!

Dottoressa Trivelli, per concludere questo breve excursus sulle necessità fisiologiche dei bambini potremmo riassumere che per permettere una “serena crescita psicologica”, bisogna “lavorare” su tre bisogni fondamentali:

Il bisogno di sicurezza;

il bisogno di esplorazione;

il bisogno di regolazione dello stato emotivo

Tutte le immagini sono prese dal web

 

 

 

 

 Dottoressa Trivelli
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