Non siamo il sintomo

Riflessioni di una Psicoterapeuta.

Qualche giorno fa ho ricevuto questa riflessione della Dottoressa Ius in un messaggio audio, ho pensato subito di condividerla con voi.

Forse per alcuni è scontato, ma chi ha iniziato un percorso di terapia e/o chi vive delle problematiche che si manifestano con sintomi evidenti (mutismo selettivo, crisi di panico, fobie di varia natura), sa quanto sia importante questo pensiero.

Ecco il messaggio della Dottoressa Ius.

Oggi la giornata di lavoro si è conclusa in un modo particolare.

Durante l’ultima terapia mi sono trovata a riflettere su come i sintomi, spesso, possano essere così pervasivi da essere confusi con tratti della personalità;

 su come, chiedendo notizie di una persona con un disagio, un disturbo della sfera emotiva o psicologica, ci si trovi subito a parlare di come sta rispetto al suo sintomo e di come questo sia pervasivo più delle malattie fisiche; si dimenticano aspetti personali, piacevoli, caratteriali, particolari che sono altro rispetto a quel sintomo.

Ho guardato la mia paziente con occhi diversi, mi sono resa conto della sua cultura, di come parli bene, di come sia piacevole ascoltarla.

Mi sono chiesta: quando smettiamo di vedere questo e trattiamo con il sintomo e non con la persona? È vero che a volte i disturbi mentali e sintomi psicologici possono condizionare fortemente il comportamento ma non sono il comportamento, non sono la persona.

Con i bambini è più facile distinguere ciò che sono da ciò che hanno, perché possono avere l’ansia, una fobia, ma non sono quella fobia, non sono quell’ansia. I bambini riescono più facilmente degli adulti a proporsi differentemente rispetto al proprio sintomo, in contesti diversi.

Impariamo da loro.

Adriana Cigni per Simona Ius

Dottoressa Simona Ius  

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