Covid19: affrontare la paura. Strategie e indicazioni pratiche per affrontare al meglio l’emergenza sanitaria in atto. Ne parliamo con la Dottoressa Daniela Tagliabue, Psicoterapeuta.

Da diverse settimane le nostre vite sono cambiate, tutti cerchiamo di capire e metabolizzare questa situazione critica. La cosa più difficile, almeno per me, è quella di evitare di lasciarmi sopraffare e invadere dalla paura.

Ho pensato che in questi casi abbiamo bisogno di una piccola spinta incoraggiante, un aiuto…per questo ho chiesto alla Dottoressa Daniela Tagliabue di spiegarci come affrontare la paura del contagio e come riorganizzare una nuova routine durante l’isolamento forzato.

Dottoressa prendiamo in considerazione la paura che da settimane è diventata parte della nostra vita, lo dichiaro senza alcun filtro NOI ABBIAMO PAURA!

LA PAURA
La paura è assolutamente normale così come è normale sentirsi stressati, confusi, spaventati. La paura è una reazione normale perchè è un’emozione che ci protegge, e ci aiuta a mettere in atto delle misure precauzionali per noi e per gli altri. Ma se la paura eccede oltremodo , si tramuta in panico e si possono mettere in atto comportamenti anche nocivi.
Occorre perciò sviluppare resilienza: ossia la capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà; di far fronte in maniera positiva alle avversità e di sapersi riorganizzare e ricostruire la propria vita. Ecco alcune semplici indicazioni per sviluppare resilienza e poter fronteggiare al meglio questo periodo di “sospensione” e di disagio.

Innanzitutto è importante mantenere inalterato il ritmo sonno-veglia. Questa è la prima fondamentale regola da seguire per evitare di incorrere in disturbi del sonno da alterazione del ritmo circadiano.

È importante cercare di conservare gli orari abituali di sveglia e di riposo per non scivolare in un’inversione del ritmo sonno-veglia.
In secondo luogo è bene continuare a prendersi cura della propria persona. Restare a casa per un tempo prolungato potrebbe indurci a comportamenti di trascuratezza come non curare il proprio aspetto: non fare la barba, rimanere in pigiama per tutto il giorno.. Queste sono condotte che ci fanno perdere il contatto con la nostra parte sana e ci riportano continuamente alla situazione di emergenza che stiamo vivendo, rendendola ancora più vivida.

Trovare e coltivare uno spazio personale: è utile avere un proprio spazio privato in cui neppure il nostro compagno/a, i vostri genitori etc possano entrare. Quindi, anche se non avete una stanza tutta per voi, cercate di prendervi uno spazio o comunque un tempo tutto vostro, in cui poter riflettere, pensare, meditare, fare ciò che più vi piace e che può contribuire a ricaricarvi di energie. In alcuni casi realizzare questa opportunità può essere piuttosto complicato, ma vi invito a provare a stabilire luoghi e tempi con i vostri conviventi. Per chi pratica la mindfulness consiglio di non smettere di meditare soprattutto in questo periodo.
Mantenere i contatti sociali: siamo lontani ma vicini! L’uomo è un animale sociale, la socialità è una necessità innata, è intrinseca nella nostra specie. In questo frangente in cui non possiamo uscire di casa, la tecnologia ci può aiutare a mantenere i rapporti sociali. Quindi armiamoci di telefono e mettiamoci in contatto con amici e parenti. Le videochiamate, inoltre, danno maggior senso di vicinanza e sono utili soprattutto alle persone più sole, ai nostri anziani, ai nostri bambini. Esistono molte applicazioni che ci permettono anche di giocare a carte con gli amici a distanza. Diversifichiamo anche gli argomenti con i nostri contatti sociali; parlare solo del virus non aiuta: rafforza continuamente nella nostra mente il fatto che stiamo vivendo un momento problematico e rischia di trasformarsi in ansia o in altre alterazioni psicopatologiche, quindi parliamo anche e soprattutto d’altro.

Dottoressa a casa i giorni sembrano tutti uguali, quasi si perde la cognizione del giorno della settimana, come evitare di “perdersi” in uno stile di vita disordinato?
I giorni non sono tutti uguali. Può sembrare banale, ma è fondamentale ricordarsi di quale sia il giorno che stiamo vivendo e comportarsi di conseguenza. Per affrontare al meglio e in maniera positiva la quarantena è utile organizzare il tempo e lo spazio, evitando di lasciare tutto destrutturato. È necessario costruire una nuova quotidianità. È bene organizzarsi con un planning settimanale e/o giornaliero che contempli le varie esigenze e possa fungere da ritmo per scandire i tempi della giornata. Questa indicazione è particolarmente valida per le famiglie con figli in cui è necessario instaurare delle abitudini e delle regole.

Un tempo per mettere in pratica i nostri progetti e passioni. Possiamo cogliere il lato positivo della quarantena, cioè la possibilità di dare spazio alle proprie passioni, che magari abbiamo nel corso del tempo messo da parte, come ad esempio dipingere, suonare uno strumento musicale… dedicare una parte della nostra giornata a quelle attività che di solito trascuriamo per mancanza di tempo come leggere, vedere film. È importante che anche questo sia un tempo strutturato, ossia bisogna darsi degli orari anche per il tempo libero, in modo tale da crearci una nostra nuova routine.
Infine per tenere a bada lo stress possiamo limitare l’ascolto dei notiziari. Rimanere informati è importante, ma passare da una trasmissione all’altra alla continua ricerca di informazioni sull’andamento del contagio non è solo inutile, ma è anche totalmente controproducente per il nostro benessere psicologico. Scegliamo uno o due momenti della giornata in cui informarci sulle notizie e dedichiamo il restante tempo ad altre attività. Affidiamoci ai dati scientifici: informiamoci da fonti autorevoli come l’Istituto Superiore di Sanità o il sito del Ministero della salute, che ci danno delle informazioni chiare ed obiettive. Atteniamoci ai fatti e non al sentito dire.
La ringrazio Dottoressa Tagliabue, io stessa mi sto rendendo conto che non è facile costruirsi uno stile di vita “casalingo”; ma ho capito che non possiamo lasciarci andare , dopo tre giorni (noi in Francia siamo arrivati più tardi al confinamento) di smarrimento, ho ripreso in mano il lavoro, il blog , le lezioni e mi sento senz’altro meglio.

A presto amici, al prossimo articolo

Articolo di Adriana Cigni per la Dottoressa Daniela Tagliabue

Dottoressa Daniela Tagliabue psicologa psicoterapeuta
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