Risposte semiserie a domande impossibili. Come gestire la fase del distacco quando lo accompagni a scuola. Come evitare di sentirti un mostro–che-ogni-giorno-abbandona-il figlio-in lacrime

 Risposte semiserie a domande impossibili.

Come gestire la fase del distacco quando lo accompagni a scuola.

Come evitare di sentirti un mostro–che-ogni-giorno-abbandona-il figlio-in lacrime .

Formule magiche ed esercizi pratici

Quello del distacco è uno scoglio importante nella vita dei genitori che certamente non possiamo affrontare in un breve articolo.  Parliamo del distacco che avviene al momento fatidico dell’entrata in società: la scuola d’infanzia, che si può ri-vivere anche alle elementari.

  • Gradualità
  • Buon inserimento
  • Collaborazione con le insegnanti

Sono gli elementi fondamentali per attutire il distacco.

Anche se so che, a volte, è difficile realizzarlo, sarebbe opportuno conoscere  gli insegnanti prima dell’inizio della scuola.

Questa è la risposta serissima, per fortuna posso essere semiseria e creativa!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Formule magiche?

Sì! È molto divertente e aumenta la complicità tra noi e nostro figlio.

Come fare? Inventate un rituale, una formula magica da condividere come saluto, commiato che allo stesso tempo crei un legame con la ripresa a fine giornata di scuola.

Un saluto segreto fatto anche di gesti , come quelli che fanno i ragazzini tipo batti il 5, gira su te stesso, l’importante è che sia originale, vostra, altrimenti che segreto è?!

Oppure una formula , una frase che gli direte tutti i giorni, spiritosa, divertente, affettuosa per i più piccoli potrebbe essere “vai a scuola e mi raccomando divertiti tanto e ridi moltissimo”,  e chi lo va a prendere che siate voi genitori , la nonna, il nonno o la tata dovranno chiedergli “ allora ti sei divertito? Quanto hai riso oggi?”

Per i bambini della Primaria: “Impara tante cose oggi”, “quante cose hai imparato oggi?” ovviamente qualcuno riceverà come risposta la classica “NIENTE”.

Oggetti magici

Anche gli oggetti magici funzionano: il braccialetto della mamma, la sciarpa del papà, gli psicologi li chiamano oggetti transizionali, ma questo fanno: la magia mentale di farci sentire una persona presente anche quando non lo è.

Esercizi pratici

Gli esercizi pratici  non sono una cattiva idea: io consiglierei di allenare il bambino a piccole separazioni prima ancora dell’ingresso alla scuola d’infanzia, dicendo sempre la verità: “ciao ora usciamo tu resti con la nonna ci vediamo tra poco” e che quel poco sia davvero poco.

Presto, vai esci ora che non ti vede … NON FATELO MAI

Mai ingannare i bambini facendo sparire la mamma e il papà senza farsi vedere andare via e mai ingannare dicendogli  “non ti preoccupare torno tra poco”  e poi partire per un viaggio di tre giorni.

Siate sinceri, ditegli che vi mancherà: “Ti penserò mentre mangio un panino in ufficio, tu mi prometti che mi penserai mentre mangerai alla mensa? Ci conto, sono sicura che i nostri pensieri si incontreranno!”

A noi sembrano cose semplici, forse superflue, per il bambino rappresentano piccoli appuntamenti affettuosi che lo tranquillizzano.

Per Simona IUS

 

 

Illustrazioni © di Simona IUS

 

Dottoressa Simona Ius  

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