Parlatene, parlatene, parlatene

Il 6 Giugno 2015 sulla rivista SuperAbile  INAIL è apparso un articolo  “Maria e gli altri, prigionieri del silenzio” firmato dalla giornalista Laura Badaracchi. Il tema dell’articolo era il mutismo selettivo raccontato attraverso la storia di Maria.

Qualche settimana fa  la redazione del giornale ha ricevuto una lettera che ovviamente è stata recapitata a Laura che a sua volta l’ha inviata a Maria e a sua madre Roberta.

Roberta me l’ha fatta leggere, e insieme con grande commozione abbiamo deciso di chiedere alla persona che l’ha inviata, l’autorizzazione a pubblicarla. Roberta ha avuto con la signora una conversazione telefonica e con la rassicurazione di non citare né il nome né alcun riferimento che possa identificarla anche l’autorizzazione, ecco la lettera.

Ho letto con interesse il vostro articolo sul mutismo selettivo e ho rivissuto in pieno il mio dramma.

Tanti anni fa (oggi ne ho 73) non se ne poteva neanche parlare, ma vedo con piacere che oggi il problema si può trattare. Io sono stata insegnante per mia scelta, non sapevo di soffrire di mutismo selettivo e i problemi sono iniziati subito nel mio dover parlare con gli altri (alunni, colleghi): téléchargementtachicardia parossistica e blocco della loquela.

Ho chiesto a mio padre di aiutarmi a cambiare lavoro, ma non ne ha voluto sapere; mia madre…neanche mi ha creduto.

In questo stato di sofferenza acuta ho vissuto per 21 anni finché una visita medica collegiale svoltasi presso l’Ospedale “ “ ha riconosciuto il mio stato di disagio e mi ha distaccato dall’insegnamento in maniera permanente.

I miei ex colleghi mi hanno disprezzato, mia madre ha continuato a non credermi, mio padre nel frattempo era morto.

Per questo vi dico:

parlatene

parlatene

parlatene

è importante che questo problema tanto serio sia conosciuto.

                            Grazie per avermi ascoltato

Ho scritto perché non conosco i mezzi moderni di comunicazione

           La firma

 

Ho ricevuto questa lettera in un momento particolare: sto per pubblicare un nuovo libro in francese su questo argomento, un altro è in cantiere.

Ne vale la pena? Sì la nostra cara amica ce lo dimostra, anzi il suo è un appello

“Parlatene, parlatene, parlatene”.

Dell’importanza dell’informazione ne ho fatto quasi il mio tormentone.

L’informazione : cos’è il mutismo selettivo?

La comprensione: posso fare qualcosa, a chi devo rivolgermi?

La pratica consigli per genitori e insegnanti: cosa fare e non fare.

Cosa chiedere e non chiedere ad un bambino, ad un ragazzo o una ragazza che soffrono di mutismo selettivo.

Posso rassicurare alla nostra amica che qualcosa sta cambiando, anche se il cammino è ancora lungo.

La mia speranza è che nessuno debba vivere il suo malessere, e che a casa e a scuola, tutti i bambini, che abbiano difficoltà o meno, possano sempre contare su genitori comprensivi e insegnanti disponibili e aperti.

Adriana Cigni