Un mondo migliore è possibile se rivolgiamo lo sguardo in quello che di buono già c’è e lo valorizziamo

Una riflessione di PAOLA CIPRIANO

Una delle passioni che abbiamo in comune, io e mia figlia, sono i libri.

Frequentiamo assiduamente la biblioteca di zona: ore insieme trascorse a cercare, sfogliare, leggere i meravigliosi libri esposti.
Qualche giorno fa, entrando nella saletta dedicata ai bambini, abbiamo trovato una scena tristissima: libri buttati per terra, calpestati e maltrattati. Bambini di circa dieci anni che sghignazzavano mentre le rispettive mamme si alternavano tra chiacchiere con le amiche e cellulare.

 

A vedere quei libri per terra mi è salito il magone, Chiara ha sgranato gli occhi.
Arriva la bibliotecaria che, con tono giustamente arrabbiato, riprende le mamme: “Mamme ma che vergogna.. la biblioteca non è una ludoteca, abbiate rispetto! ”
Tutte la guardano come se fosse un marziano sbucato fuori all’improvviso. Con aria di sufficienza distolgono lo sguardo e continuano a fissare lo schermo del cellulare.
Come se niente fosse.
È un attimo. Senza che dicessi nulla mia figlia si alza e, uno dopo l’altro, inizia a raccogliere i libri abbandonati per terra dai bambini che hanno quasi il triplo della sua età.
Li sistema e poi soddisfatta torna da me.
Il mio cuore esplode di orgoglio, ovviamente.
In realtà ciò che più mi colpisce e mi fa riflettere è la reazione della signora.
Si avvicina a mia figlia, si abbassa e guardandola negli occhi la ringrazia. La prende per mano, la porta nel suo ufficio e le regala una sua sacca a tracolla e un libro.
Chiara è orgogliosissima.
Felice, piena di un riconoscimento che un adulto le ha dato.
Ecco pensavo a questo: quanta responsabilità abbiamo noi adulti, tutti, anche chi figli non ne ha, nei confronti dei bambini. La bibliotecaria avrebbe potuto lasciar cadere nel vuoto quel bellissimo gesto, spontaneo (e quindi ancor più prezioso) di una treenne.
Senza riconoscimento le belle azioni, i profondi valori, non hanno senso. Non esistono, smettono di brillare. Non si ripetono. Un mondo migliore è possibile se rivolgiamo lo sguardo in quello che di buono già c’è e lo valorizziamo. Lo Riconosciamo, confermandolo nella sua esistenza. Il vero insegnamento per mia figlia è stato questo. All’uscita dalla biblioteca ha detto: “Io ho aiutato la signora e lei è stata gentile con me”.
Tradotto: l’amore porta amore.

 

PAOLA CIPRIANO